Quinta malattia (megaloeritema)
La quinta malattia è un’infezione virale causata dal virus Parvovirus B 19. E’ così chiamata perché rappresenta il quinto esantema infettivo identificato e descritto in pediatria. Il contagio avviene per contatto diretto con il muco o la saliva del paziente infetto o con le goccioline immesse nell’aria con tosse, starnuti o semplicemente parlando. Il rischio di trasmissione è presente dalla settimana prima dell’inizio dei sintomi, fino alla comparsa delle manifestazioni cutanee. In genere non ci sono sintomi prima della comparsa dell’esantema. E’, quindi, la comparsa della tipica eruzione cutanea che rende evidente la malattia. Inizialmente colpisce il volto, soprattutto le guance, che appaiono molto rosse e calde, mentre bocca, mento e fronte appaiono pallidi. Si evidenziano sempre più, poi, le tipiche macchioline rosse, lievemente rilevate al tatto, le quali si diffondono al tronco, alle natiche, alle braccia e alle gambe. Spesso l’esantema è anche causa di forte prurito. La quinta malattia ha una durata media di 11 giorni (da 2 a massimo 4-5 settimane), con possibili ricomparse dell’esantema in caso di bagni caldi, particolari situazioni di stress o esposizione al sole prolungata. L’incubazione, invece, è compresa tra i 4 e i 14 giorni, fino a un massimo di 3 settimane. L’incidenza della malattia è maggiore tra i bambini di età compresa tra i 4 e i 7 anni, con una leggera prevalenza per il sesso femminile. Tra gli adulti, devono porre particolare attenzione le donne in gravidanza, per le quali un eventuale contagio entro il 4°-5° mese di gestazione nel 15% circa dei casi può essere causa di aborto spontaneo. In caso di dubbio, quindi, è sempre consigliabile l’esecuzione di mirati test sierologici e di un controllo ecografico.
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